“Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile ed, all’improvviso, vi sorprenderete a fare l’impossibile”(San Francesco d’Assisi).
Ed iniziando a conoscere ciò che è necessario per il territorio e per l’ambiente, si può progettare sul come operare per l’uomo affinchè nulla, che sia buono e giusto, diventi impossibile.
Queste le tematiche che sono state oggetto di esame e riflessione in occasione delle Giornate del Fondo Ambiente Italia, tenutesi, per l’I.T.E.S. “A. Fraccacreta” di San Severo, gli scorsi giovedi 23 e venerdi 24 novembre (2023).
All’evento, coordinato dalla prof.ssa Lucia De Seriis con l’ausilio dei proff.ri Alessandra D’Apote, Mirella Manzaro, Roberta Valente, Carmela Di Vizio, Giovanna Russo, Alfonso Russi, Serena Masciavè e Rosanna Franciosi e con la partecipazione altresì dei proff.ri Adele Trombetta, Antonio Franciosi e Gianni Giammetta, hanno preso parte, in veste di apprendisti Ciceroni, le classi 3, 4 e 5A SIA e 3, 4 e 5B SIA dell’Istituto presieduto dalla Dirigente prof.ssa Maria Soccorsa Colangelo.
L’iniziativa, afferente all’ambito del percorso di alternanza scuola-lavoro nonché di educazione civica e finalizzata a sensibilizzare gli studenti alla cultura ed all’arte, è stata ideata con l’ulteriore obiettivo di scoprire e riscoprire siti locali dimenticati o poco conosciuti, per conoscere la propria storia e, dunque, le radici della collettività e di se stessi.
“Si è trattato– ha dichiarato l’alunno Alessandro Montanaro (classe 4B SIA)- di una straordinaria esperienza attraverso la quale noi giovani abbiamo preso coscienza anche del valore del nostro patrimonio culturale e del legame che esiste tra territorio, cultura ed impresa”.
Indissolubile, quindi, il binomio “conoscenza e coscienza” laddove la prima è il motore della cultura e della stessa esistenza: essa, infatti genera meraviglia, rievoca le corde più autentiche dell’uomo, quelle cioè dello spirito, per richiamarlo alle proprie origini e per migliorarsi sempre più.
“Quest’anno, il F.A.I.– ha sottolineato la prof.ssa De Seriis, delegata provinciale- ha promosso il progetto “Agri-cultura- impariamo dalla terra a curare il paesaggio”, con lo scopo di riflettere sull’agricoltura, intesa non soltanto come una pratica ma anche come un campo larghissimo di saperi che intrecciano diverse discipline, tra passato e presente. Proprio per questo, abbiamo visitato le Cantine D’Araprì: non sono mancate, peraltro, altre aperture straordinarie come l’Archivio diocesano, il Museo diocesano ed il Teatro Verdi”.
“Nello specifico, gli studenti– ha continuato la prof.ssa Manzaro- hanno avuto la possibilità di studiare e presentare, ai visitatori, le Cantine D’Araprì le quali rappresentano un esempio importante di come impresa, territorio e patrimonio culturale possano interagire, creando valore: Anna D’Amico, della nuova generazione dell’azienda ed ex alunna del Fraccacreta, ha preparato gli studenti i quali hanno potuto fare esperienza di cittadinanza attiva, in un contesto particolare di cui hanno apprezzato disponibilità, preparazione e professionalità”.
Partecipare attivamente, quindi, ad iniziative formative di livello, come quelle del F.A.I., può, sicuramente, attivare, nei giovani, quei meccanismi che spingono a maturare un’etica che sia davvero più rispettosa della vita e ad accrescere il livello di pensiero e di conoscenza: ciò in quanto, parafrasando ciò che affermava Einstein, è evidente che, dinanzi alle nuove problematiche dei tempi moderni, tra cui quelle ambientali ed economiche, non è sufficiente approcciarsi con lo stesso pregresso livello di pensiero e di conoscenza.
“L’esperienza– ha aggiunto la prof.ssa Alessandra D’Apote- è stata, indubbiamente, molto importante per i ragazzi dal punto di vista educativo, culturale e della crescita personale: cimentandosi nel ruolo di ciceroni, i nostri studenti hanno messo alla prova, affinandole, competenze sia comunicative che relazionali, oltre ad apprendere e divulgare notizie legate ai beni artistici e storici della città. Questa iniziativa si configura, dunque, come un’opportunità unica per i giovani nel riuscire a stimolare quel senso di identità ed appartenenza alla collettività, indispensabile per diventare cittadini attivi del futuro”.
Ed innescare quel sano cambiamento interiore che porti all’auto-coscienza del valore estrinseco dell’essere buon cittadino e del contributo da fornire all’intera comunità: ciò è possibile se viene posto un elemento catalizzatore, adeguatamente formato, a tutti i livelli sociali per attivare quel processo logico-emotivo costituito da consapevolezza, desideri, determinazione, conoscenza pratica, attitudine e sostegno.
“Le giornate del FAI– ha evidenziato il prof. Franciosi- rappresentano un’ottima occasione, per gli studenti, per conoscere meglio il territorio e le sue bellezze e comprendere quanto sia utile valorizzarle adeguatamente nonché per imparare a relazionare ai loro pari su temi specifici”.
Significativo, quindi, il successo dell’iniziativa formativa cui il Fraccacreta aderisce, da più di un decennio, per continuare a formare le generazioni nella cultura del rispetto per la natura ed il territorio, per l’arte e per la storia.
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